Chiunque lavori con i contenuti conosce Canva, software di creazione grafica online tra i più diffusi e apprezzati.
Se non avete presente di cosa stia parlando, è presto spiegato.
Questa piattaforma digitale mette a disposizione un editor online, estremamente user-friendly, corredato da un’ampia libreria di icone, grafiche ed effetti.
L’applicazione è utilizzabile da desktop e da mobile, per iOs o Android (disponibile da poco), ed è gratuita – seppure offra piani pro e business.
Lo scopo primario di Canva è, in poche parole, rendere più semplice e plurale la creazione di contenuti grafici – divenuti la base di ogni buona strategia comunicativa.
Questa è una componente del suo successo, ma la diffusione di utilizzo tra i professionisti del web è dovuta a molteplici fattori, non privi di critiche.
Innanzitutto, cimentarsi con Canva senza alcuna competenza è più semplice che approcciare Photoshop o altri programmi classici, ma non fa diventare designer.
Qualora aspiriate a vivere di Grafica, difficilmente riuscirete a sfondare senza il vecchio e caro pacchetto Adobe, insieme a software avanzati e un corso specialistico.
In compenso, rende più autonomi i professionisti che lavorano con i Social media e il Web.
In che modo?
Oltre a offrire un’ampia scelta di elementi e foto, nonché template intuitivi, Canva permette di archiviare, condividere e personalizzare i modelli, aiutandosi con un editor drag-and-drop pronto all’uso.
Una comodità non da poco, se si pensa all’importanza della coerenza visiva nella pubblicazione dei contenuti.
Per chi che, come me, si occupa di comunicazione e pubblicità online, avere a disposizione un software che mi permetta di creare velocemente anteprime dei post o campagne quotidiane coinvolgenti è molto importante.
Ma quindi, Canva è davvero alla portata di tutti?
La risposta è: sì e no.
I lavori creativi ne possono certamente beneficiare, sia per le caratteristiche e personalizzazioni, sia grazie alla portabilità su mobile, imprescindibile per i nomadi digitali.
Non vi dico la gioia quando, poco tempo fa, l’applicazione è comparsa anche su Google Play (sì, sono un’affezionata Android – N.d.A).
Allo stesso tempo, Canva è comunque una risorsa limitata.
Per tante modifiche precise e particolari, personalmente continuo ad affidarmi alla suite di Adobe, della quale ho comunque dimestichezza, per passione personale.
I progetti commerciali dettagliati meritano il coinvolgimento di un professionista, che abbia tempo e creatività da investire nello studio strategico a priori e nella realizzazione pratica.
Non basta, infatti, avere uno strumento per “arrangiarsi”. L’occhio di uno specialista è abituato alla ricerca del dettaglio e sa su quali caratteristiche puntare, al di là delle risorse gratuite.
Certamente, Canva può essere utile per sperimentare una passione o un’idea.
Magari, partendo da questa semplice piattaforma, qualcuno avrà intuito di volersi dedicare a tempo pieno al mondo del web design o alla progettazione grafica, andando poi a specializzarsi.
Il principio è lo stesso per tutti i mestieri creativi e può essere riassunto da questa frase, proveniente nientemeno che dalla scuola Disney Pixar:
Non tutti possono diventare dei grandi artisti ma un grande artista può celarsi in chiunque
(Anton Ego, Ratatouille)
Quindi, lunga vita a Canva e all’arte del fai-da-te – con parsimonia!